La social adaptive functioning evaluation (SAFE): studio di validazione della versione italiana in persone affette da disturbo schizofrenico

The Social Adaptive Functioning Evaluation (SAFE): validation study of the Italian version in schizophrenic patients

M. Marinelli, R. Piersante, M. Liardi, R. Piovani, T. Tiberti, M. Impallomeni*, E. Daneluzzo*, A. Rossi*

Casa di Cura "Villa Serena", Città S. Angelo, Pescara; * Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università de L’Aquila

Key words: Social Adaptive Functioning Evaluation • SAFE • Schizophrenia • Geriatric Psychiatric Patients
Correspondence: Prof. Alessandro Rossi, Università de L’Aquila, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Località Coppito II, 67100 L’Aquila, Italy
Tel.-Fax + 39 0862 433602 – e-mail: alessandro.rossi@cc.univaq.it

Introduzione

I deficit nel funzionamento adattivo sociale, prendersi cura di sé e degli spazi dove si vive e le scarse competenze sociali che impediscono di avere rapporti interpersonali soddisfacenti, possono rappresentare fattori che contribuiscono alla prognosi negativa della schizofrenia (1)-(3).

Alcune di queste disabilità sono più spesso presenti in pazienti che manifestano sintomi negativi e in pazienti con deficit cognitivi (4)-(6). I dati della letteratura sottolineano l’importanza dei trattamenti psicosociali, allo scopo di ridurre tali deficit (7)-(9).

Affinché un intervento in questa direzione sia valutabile e quantificabile si rende necessario adottare uno strumento capace di misurare le abilità-disabilità sociali-interpersonali, strumentali e funzionali. Infatti, la valutazione delle disabilità presenti permette la definizione di un progetto riabilitativo individualizzato e la successiva verifica del raggiungimento degli obiettivi, consentendo perciò all’operatore di fornire interventi efficaci e quindi ripetibili (10).

Diverse scale di valutazione sono state sviluppate per misurare questi deficit (11)-(14).

Nella valutazione di sottogruppi di pazienti schizofrenici sono stati riscontrati dei problemi particolari. Per esempio la valutazione dei pazienti in età geriatrica è complicata dai cambiamenti nei comportamenti collegati sia con l’invecchiamento fisiologico sia con il decorso della schizofrenia. Nelle popolazioni psichiatriche, l’invecchiamento può provocare dei cambiamenti nelle attività motorie e nell’orientamento accanto a riduzioni della complessità della comunicazione e dell’interazione sociale (15).

A fronte di ciò, le scale di valutazione per la misurazione del funzionamento sociale-interpersonale, strumentale e funzionale nella schizofrenia non sembrano aver tenuto nel dovuto conto le menomazioni dovute all’invecchiamento. Harvey et al. (16) in uno studio su 140 pazienti evidenzia come i pazienti schizofrenici in età geriatrica rimangono spesso in un “ospedale psichiatrico per cronici” a causa di seri deficit nei comportamenti adattivi. Per questo studio è stata sviluppata la SAFE “Social Adaptive Functioning Evaluation” per valutare i cambiamenti connessi con l’invecchiamento che non erano stati considerati in scale precedenti.

I risultati della ricerca indicano che i pazienti ospedalizzati potrebbero essere distinti da coloro che sono stati inviati ad istituti per anziani in base a determinati items ed a subscale della SAFE. Questi risultati sostengono l’uso della SAFE nei successivi studi di pazienti geriatrici (16).

La SAFE è uno strumento che mostra una buona validità e che nello stesso tempo valuta le disabilità legate all’invecchiamento. Pertanto tale strumento nasce come scala di valutazione dei pazienti cronici, con schizofrenia ed in età geriatrica, individuati in setting istituzionali quali gli ospedali, case famiglia o istituti di cura per anziani.

Scopo di questo lavoro è di validare la versione italiana della SAFE in un campione di pazienti schizofrenici cronici ospitati in strutture residenziali, verificare la validità interna, di costrutto e testare la capacità dello strumento di discriminare tra pazienti che presentano diversi gradi di autonomia e in base a ciò ritenuti idonei per strutture protette da una parte e, pazienti per strutture semiprotette dall’altra.

Metodo

Descrizione del campione

Questo studio illustra i risultati emersi dall’impiego della SAFE in un campione di 106 pazienti con diagnosi di schizofrenia secondo i criteri del DSM-IV (17) ospitati in due diverse strutture psichiatriche (Tab. I). I pazienti hanno fornito il consenso informato e lo studio ha ottenuto il giudizio positivo da parte del comitato etico locale.

Un primo gruppo era ospitato in strutture residenziali protette da almeno 20 anni. Un secondo gruppo era composto da pazienti più giovani, con un esordio della schizofrenia più recente. Dopo aver vissuto con i propri famigliari con un adeguato programma terapeutico si è però reso necessario un loro ingresso in strutture semiprotette da almeno 5 anni.

A differenza dello studio originale, il nostro lavoro non è stato condotto in una popolazione geriatrica ma il criterio di selezione dei pazienti era quello di essere ospitati in strutture residenziali. Da un punto di vista demografico il primo gruppo è assimilabile ad una popolazione geriatrica, età media 65 anni, mentre il secondo è costituito da pazienti adulti con età media di 52 anni.

Descrizione dello strumento

La SAFE è una scala di osservazione-valutazione usata per valutare la severità del deficit nelle aree relative alle abilità sociali, strumentali e funzionali dell’individuo.

Dopo autorizzazione da parte degli autori, la scala è stata tradotta ed adattata in lingua italiana (appendice 1) da due psichiatri esperti (A.R. e E.D.). Per assicurare un’adeguata traduzione è stata impiegata la procedura della back-translation (18). Gli item della versione originale inglese sono stati tradotti in italiano quindi, in maniera indipendente, una traduttrice madrelingua ha eseguito una nuova traduzione in inglese della versione italiana ottenuta. Il confronto di quest’ultima con l’originale inglese ha consentito di verificare quanto il significato originale fosse stato mantenuto. Come per l’originale, nella versione italiana si è evitato l’uso delle doppie negazioni. La versione della SAFE utilizzata contiene 17 items che valutano la cura di sé, le competenze sociali e di adattamento, e diverse capacità come controllo dell’impulsività, cooperatività, il rispetto della proprietà, l’orientamento-mobilità.

Ogni item è stato stimato su una scala di cinque valori (0 = nessuna compromissione, 1 = leggera compromissione, 2 = moderata compromissione, 3 = grave compromissione, 4 = estrema compromissione); i punteggi più alti riflettono maggiori compromissioni nel funzionamento e adattamento sociale.

Gli items nella scala misurano le abilità sociali-interpersonali, strumentali e funzionali e sono costruiti per essere valutati attraverso l’osservazione, il contatto con l’operatore e l’interazione con il soggetto. Di conseguenza lo strumento può valutare i pazienti con sintomi negativi indipendentemente dalla cooperatività e responsività dei pazienti.

La rilevazione dei risultati veniva fatta in équipe attraverso l’osservazione, il contatto e l’interazione con il paziente. Il punteggio veniva attribuito in funzione della concordanza tra i diversi operatori.

Analisi statistica

L’analisi statistica è stata elaborata attraverso l’utilizzo del programma computerizzato SPSS (19). I dati sono stati sottoposti all’analisi fattoriale esplorativa (metodo componenti principali) e rotazione Varimax. La consistenza interna della scala è stata calcolata con l’alpha di Cronbach.

Il t-test, per campioni indipendenti, è stato utilizzato per una valutazione delle differenze tra i due gruppi ovvero valutare la capacità dello strumento di discriminare i due gruppi di pazienti ospitati in differenti strutture residenziali.

Risultati

L’analisi fattoriale esplorativa (metodo componenti principali) ha estratto tre fattori che spiegano rispettivamente il 55,4%, il 10,2% ed il 7,4% della varianza. La rotazione varimax ha evidenziato una struttura sovrapponibile a quella della versione originale individuando tre fattori: a) funzioni sociali, b) controllo dell’impulsività, c) cura di sé e strumentale.

L’analisi dei pesi dei singoli item sui fattori evidenziava che gli item 1, 2, 4, 6, 8, 9, 11, caricavano positivamente sul primo fattore “cura di sé e strumentale”. Sul secondo fattore “funzioni sociali” pesavano gli item 10, 13, 14, 15, 16. Mentre sul terzo fattore “controllo dell’impulsività” pesano gli item 1, 3, 5, 7, 12, 17 (Tab. II).

Dall’analisi fattoriale emergono alcune differenze rispetto alla struttura della versione originale (Tab. III). Nello specifico l’item 3 pesava positivamente con il fattore “controllo dell’impulsività” mentre nella versione originale con il fattore “cura di sé e strumentale”. L’item 5 pesava maggiormente con il fattore “controllo dell’impulsività” mentre nella versione originale con il “fattore cura di sé e strumentale”. L’item 8 pesava maggiormente con il fattore “cura di sé strumentale” mentre nella versione originale con il fattore “controllo dell’impulsività”. L’item 11 pesava maggiormente con il fattore “cura di sé e strumentale” mentre nella versione originale con il fattore “funzioni sociali”. Il resto della struttura è perfettamente sovrapponibile.

Lo studio conferma per la versione italiana della SAFE un’alta consistenza interna (alpha di Cronbach = 0,95).

Inoltre, è mantenuta la capacità dello strumento di “discriminare” individui che vivono in strutture con diverso grado di assistenza, rispettivamente persone ospitate in residenza protetta ed in residenze semiprotette. Le differenze, risultano statisticamente significativa per ciascuno dei 17 item che compongono la scala (Tab. IV) con maggiore gravità per la popolazione delle residenze protette.

Discussione

Le persone con schizofrenia manifestano spesso una compromissione del funzionamento sociale che ne pregiudica la prognosi. Diventa, quindi, importante avere uno strumento capace di fornire un’adeguata valutazione delle disabilità presenti, e di monitorarle con il passare del tempo. La SAFE elaborata per pazienti schizofrenici in età geriatrica rappresenta uno strumento dotato di una buona validità predittiva, di costrutto e di facile applicabilità (16) (20).

I risultati confermano che la versione italiana mantiene le proprietà psicometriche e la facile applicabilità dello strumento originario. Emerge una struttura fattoriale sovrapponibile alla versione originale (16).

Risulta altresì confermata la capacità dello strumento di discriminare le persone che vivono in strutture residenziali protette e semi protette caratterizzate da un diverso grado di assistenza. In tal senso la SAFE potrebbe essere impiegata anche come strumento valido non solo in popolazioni in età geriatrica ma anche in popolazioni di pazienti con un lunga storia di schizofrenia. Questo sembra un aspetto importante in quanto permetterebbe di conseguenza di valutare, ad esempio, in che tipologia di struttura inserire il paziente.

Il nostro campione era formato da pazienti schizofrenici cronici, ambedue i campioni avevano una lunga storia di schizofrenia anche se non necessariamente in età geriatrica. Il limite dello studio è costituito dall’impiego dello strumento in una popolazione non geriatrica. Successivi studi dovranno verificare la validità dello strumento in popolazioni più giovani con minor grado di disabilità.

Appendice 1

SAFE – Social-Adaptive Functioning Evaluation – Traduzione italiana

(Harvey PD, Davidson M, Mueser KT, Parrella M, White L, Powchik P, 1997)

1. Igiene personale cura di sé

0 Nessuna compromissione
Si lava e ha cura di sé senza stimolazione e assistenza. Sembra essere consapevole ed è soddisfatto del suo aspetto
1 Compromissione lieve
Esegue la maggior parte delle attività dell’igiene personale. Occasionalmente gli si deve ricordare di portare a termine alcune di queste attività (lavarsi i denti, fare il bagno o pettinarsi), ma quando stimolato corregge questi problemi
2 Compromissione moderata
Esegue compiti meno complessi (pettinarsi, fare la doccia) ma ha bisogno di assistenza per gli aspetti più complessi. Va regolarmente stimolato per il mantenimento della cura di sé
3 Compromissione grave
Non inizia alcun’attività. Chiede di essere lavato e accudito ma ha bisogno di notevole assistenza per i compiti più semplici (fare la doccia, pettinarsi). Può insistere su di uno stile insolito ed eccentrico di pettinatura o trucco
4 Compromissione estrema
Non coopera e/o fa resistenza attiva alle attività della cura di sé, con rischio per la salute

2. Abbigliamento

0 Nessuna compromissione
Si veste senza aiuto, sceglie abiti appropriati per la stagione; se dispone di soldi è in grado di scegliere e acquistare i suoi abiti
1 Compromissione lieve
Si veste senza stimolazione e assistenza, ma a volte appare trasandato (abiti strappati o macchiati, bottoni o lampo aperti, scarpe slacciate)
2 Compromissione moderata
Ha bisogno di una certa stimolazione e assistenza. A volte, indossa combinazioni bizzarre di abiti (pantaloni al rovescio, molti strati di abiti) o abiti inappropriati per la stagione (cappotto in estate). Non si accorge di quando è necessario lavare gli abiti
3 Compromissione grave
Notevole assistenza per vestirsi, ma non fa resistenza all’aiuto. Occasionalmente, indossa abiti con combinazioni bizzarre o inappropriati per la stagione. Si può svestire senza rendersi conto che la situazione è inappropriata
4 Compromissione estrema
Rifiuta di indossare abiti o è cosi non responsivo agli stimoli che il suo abbigliamento è inadeguato: trascorre la maggior parte del tempo in pigiama o in camicia da notte

3. Alimentazione, dieta

0 Nessuna compromissione
Si alimenta senza assistenza ed esprime specifiche preferenze per alcuni cibi. Se ne ha l’opportunità e i mezzi è in grado di scegliere la propria dieta, di acquistare cibo al di fuori della clinica, o di preparare un pasto semplice e adeguatamente nutriente
1 Compromissione lieve
Utilizza le posate in modo corretto e integra i pasti con alimenti acquistati all’interno della clinica. È a volte trasandato nelle abitudini alimentari e nel comportamento a tavola, e può scegliere una dieta inadeguata se non supervisionato
2 Compromissione moderata
Occasionalmente mangia in modo spontaneo, ma ha bisogno di costante stimolazione per terminare un pasto. L’uso delle posate è scarso e l’uso delle mani non è insolito. Non è in grado di provvedere autonomamente alle proprie necessità alimentari
3 Compromissione grave
Accetta il cibo ma ha bisogno di essere supervisionato per l’alimentazione. Occasionalmente può rifiutare il cibo, mangiare eccessivamente o mangiare cibo o sostanze dannose
4 Compromissione estrema
Ingoia il cibo se imboccato, ma sono necessari integratori alimentari per la sopravvivenza (ipercalorici, iperproteici o alimentazione nasogastrica)

4. Gestione denaro

0 Nessuna compromissione
È in grado di gestire il proprio denaro senza aiuto. Sa quanti soldi ha, è in grado di contare i soldi, e conosce l’esatto resto quando li spende
1 Compromissione lieve
Gestisce i propri soldi con un certo aiuto. Può aver bisogno di consigli per programmare le spese, ma è in grado di spendere i soldi di cui dispone senza eccessivo supporto
2 Compromissione moderata
Ha bisogno di considerevole supporto nel contare i soldi, spenderli e gestirli adeguatamente. Se non supervisionato può spendere il proprio denaro in maniera impulsiva o dare via grosse somme. Tuttavia, è in grado di eseguire alcune o la maggior parte di queste attività con l’aiuto e con il supporto del personale
3 Compromissione grave
La maggior parte della gestione del denaro deve essere eseguita o strettamente supervisionata dal personale. Non è in grado di eseguire anche la più semplice delle attività che riguardano il denaro senza assistenza, ma desidera avere soldi o valori per fare acquisti
4 Compromissione estrema
Non desidera partecipare ad alcun aspetto della gestione del denaro e non è interessato al denaro o a fare acquisti. I suoi soldi sono gestiti completamente da altri

5. Pulizia e gestione spazio di vita

0 Nessuna compromissione
Tiene la propria camera pulita e aiuta il personale nelle attività di gestione dell’unità residenziale
1 Compromissione lieve
Richiede una certa stimolazione per mantenere la sua camera pulita. A volte aiuta, quando richiesto dal personale, nelle attività di gestione dell’unità residenziale
2 Compromissione moderata
Necessita di intensa stimolazione o assistenza concreta per mantenere in ordine la propria camera
3 Compromissione grave
Partecipa solo minimamente ad alcune attività “domestiche”. È in grado di eseguire qualche attività semplice se stimolato (es. raccogliere i propri vestiti dal pavimento), altrimenti l’ordine della sua camera è a totale carico del personale
4 Compromissione estrema
Non partecipa ad alcuna attività “domestica” nel mantenere in ordine

6. Orientamento/mobilità

0 Nessuna compromissione
È in grado di uscire dalla struttura e tornare ad un’ora appropriata e concordata
1 Compromissione lieve
Conosce la zona intorno alla struttura, è in grado di lasciare l’unità residenziale non accompagnato, ma a volte non riesce a rispettare gli orari concordati
2 Compromissione moderata
Può di regola lasciare l’unità residenziale non accompagnato, ma a volte non riesce ad arrivare a destinazione o a tornare in orario. Conosce alcune parti dell’ospedale
3 Compromissione grave
Può lasciare l’unità residenziale solo se accompagnato altrimenti non riuscirebbe a giungere a destinazione. Conosce solo poche parti della struttura
4 Compromissione estrema
Non esce dalla struttura e/o non mostra alcuna intenzione di lasciare l’unità

7. Controllo dell’impulsività

0 Nessuna compromissione
Attende quanto necessario perché i suoi bisogni siano soddisfatti
1 Compromissione lieve
Occasionalmente è impaziente (es. ripete la stessa richiesta, è eccessivamente enfatico quando fa una richiesta). I suoi impulsi possono essere controllati con semplici richiami
2 Compromissione moderata
A volte è invadente se i suoi bisogni non sono immediatamente soddisfatti, può essere aggressivo verbalmente ma non è violento. Richiami verbali sono adeguati per controllare i suoi impulsi
3 Compromissione grave
Ha momenti di agitazione che richiedono un intervento (almeno 1 ogni due settimane). Alcuni argomenti di conversazione o certe situazioni sono evitate per prevenire questi momenti
4 Compromissione estrema
Tende all’agitazione violenta, anche diverse volte la settimana, ed è necessario un interventodi stretta supervisione; è spesso evitato dagli altri ospiti

8. Rispetto della proprietà

0 Nessuna compromissione
Segue le regole sociali che riguardano il rispetto della proprietà ed è in grado di conservare le sue proprietà
1 Compromissione lieve
Solitamente mantiene le sue proprietà e rispetta quelle altrui, ma a volte ha bisogno che gli si ricordi di rispettare queste regole
2 Compromissione moderata
Comprende la differenza tra la sua proprietà e quella degli altri. Può appropriarsi di cose non sue ma le restituisce se richiesto. A volte non protesta e non dà peso se altri si appropriano di cose sue
3 Compromissione grave
Ha una comprensione limitata della differenza tra le sue proprietà e quelle degli altri e spesso non rispetta le regole sociali che riguardano la proprietà (es. regolarmente prende cose di altri o dà via le sue). Risponde alla stimolazione di seguire le regole convenzionali che riguardano la proprietà (restituire la proprietà altrui quando richiesto)
4 Compromissione estrema
Non segue le regole sociali del rispetto della proprietà altrui o del mantenimento della propria e non risponde alla stimolazione di seguire queste regole

9. Abilità di comunicazione (dare un punteggio solo se il paziente ha l’opportunità, incluse le abilità di scrittura)

0 Non compromissione
Usa il telefono in modo appropriato, consulta l’elenco telefonico, o scrive lettere
1 Compromissione lieve
Digita i numeri al telefono o indirizza una busta senza assistenza, ma ha bisogno di un po’ di aiuto per l’uso dell’elenco telefonico
2 Compromissione moderata
Usa il telefono o scrive lettere, ma ha bisogno di assistenza in maniera consistente per comporre i numeri al telefono o indirizzare una busta
3 Compromissione grave
Ha bisogno di intensa assistenza per l’uso del telefono (es. comporre i numeri, parlare nel ricevitore, parlare a voce sufficientemente alta, sapere quando riattaccare) o scrivere lettere (es. indirizzare una busta, costruire un contenuto di una lettera)
4 Compromissione estrema
Non usa mai il telefono o scrive lettere. Si rifiuta o è incapace di farlo anche quando gli è offerta assistenza

10. Abilità di conversazione

0 Nessuna compromissione
Conversa in maniera disinvolta e appropriata per quanto riguarda la scelta dell’argomento, il livello di intimità, il contatto visivo e l’intensità della voce
1 Compromissione lieve
Pressoché buone qualità di conversazione. La scelta degli argomenti di conversazione o il livello di intimità può essere occasionalmente inappropriata, o le abilità non verbali (es. contatto visivo) o le abilità paralinguistiche (tono e volume di voce) possono necessitare di un miglioramento. Con piccoli suggerimenti può superare questi problemi.
2 Compromissione moderata
Ha qualche abilità nell’instaurare una conversazione (es. può parlare per diversi minuti con una persona) ma spesso dimostra scarse abilità nella scelta dell’argomento e nelle abilità nonverbali e paralinguistiche. Eventuali suggerimenti correttivi producono solo piccoli cambiamenti in queste abilità.
3 Compromissione grave
Ha gran difficoltà nel sostenere una conversazione per più di un breve periodo (es. 30 secondi-1 minuto). Gli altri trovano difficile seguire la conversazione, che può ruotare intorno a deliri o “non condurre da nessuna parte” in particolare. Non sembra ascoltare gli altri, ma può instaurare brevi conversazioni. Ogni suggerimento correttivo sembra essere inefficace nel migliorare le abilità di conversazione
4 Compromissione estrema
Pur se stimolato è incapace di intraprendere conversazioni anche molto brevi. Mutacico, parla in maniera sconclusionata, usa una sintassi gravemente disordinata o è così assorbito dai propri deliri che anche brevi conversazioni risultano impossibili

11. Abilità sociali strumentali

0 Nessuna compromissione
Comprende l’ordinamento sociale dell’ospedale e individua i differenti ruoli, è in grado di chiedere in maniera adeguata specifici servizi ai membri appropriati dello staff. Regolarmente raggiunge gli scopi strumentali (tangibili, concreti) delle sue interazioni
1 Compromissione lieve
È spesso in grado di raggiungere gli scopi strumentali delle sue interazioni. Può occasionalmente chiedere qualcosa alla persona inappropriata. Qualche disabilità sociale può occasionalmente impedire all’ospite di raggiungere alcuni scopi strumentali (es. pretendere qualcosa piuttosto che chiedere qualcosa, stare in maniera inappropriata vicino alle altre persone o parlare con un tono di voce bassa)
2 Compromissione moderata
A volte raggiunge gli scopi strumentali delle sue interazioni, ma più spesso è ostacolato dalle sue scarse abilità sociali (es. chiedere la cosa giusta alla persona giusta, deficit nelle abilità nonverbali e paralinguistiche). Può individuare male i ruoli sociali (chiedere all’assistente sociale un cambiamento terapeutico, o al dietologo il permesso di uscire). A dispetto di queste limitazioni cerca regolarmente di ottenere i suoi scopi strumentali
3 Compromissione grave
Raramente raggiunge gli scopi strumentali delle sue interazioni sociali a causa di scarse abilità sociali e della percezione alterata dei ruoli sociali. Solo occasionalmente approccia gli altri per raggiunger scopi strumentali
4 Compromissione estrema
Non approccia mai gli altri per il raggiungimento degli scopi strumentali

12. Appropriatezza sociale/educazione

0 Nessuna compromissione
Le interazioni con gli altri sono caratterizzate da buone maniere e da gentilezza. Anche in situazioni cariche emotivamente si comporta in modo razionale e riguardoso. Mostra adeguato rispetto e si preoccupa per i sentimenti degli altri, anche durante situazioni conflittuali cariche emotivamente
1 Compromissione lieve
Di solito è educato anche se a volte è socialmente impacciato. Può essere occasionalmente non gentile (es. fare domande invadenti, non rispondere a un saluto), ma corregge il problema dopo aver ricevuto adeguati suggerimenti sul suo comportamento. Occasionalmente si mostra non curante dei sentimenti degli altri (es. durante una situazione conflittuale). Quando stimolato, può dimostrare rispetto più appropriato
2 Compromissione moderata
Spesso non riesce a manifestare i più comuni comportamenti di educazione (es. salutare, spostarsi per far passare, rispondere a semplici richieste come abbassare la radio) ed è a volte socialmente inappropriato. Se gli vengono forniti adeguati suggerimenti sul suo comportamento, sono possibili alcuni piccoli miglioramenti. A volte può sembrare di non rendersi conto di come gli altri possano sentirsi per le cose che dice (es. insultare gli altri)
3 Compromissione grave
Quasi mai gentile ed è spesso socialmente inappropriato. Tentativi di correggere il suo comportamento risultano inefficaci. A volte fa commenti inappropriati e crudi. Fa commenti sessuali o insulti senza preoccuparsi di come questi siano percepiti da chi li ascolta
4 Compromissione estrema
Quasi tutto il tempo socialmente inappropriato. Il suo comportamento come il suo linguaggio sono caratterizzati da una condotta non accettabile socialmente. Frequentemente fa commenti inappropriati senza preoccuparsi di come siano percepiti dagli altri

13. Interazioni sociali

0 Nessuna compromissione
Interagisce con gli altri in modo regolare (diverse volte al giorno) ed è responsivo alle interazioni iniziate dagli altri. Le interazioni sociali non sono limitate a periodi molto brevi, ma si possono estendere a periodi piuttosto lunghi (es. più di 15 minuti)
1 Compromissione lieve
Interagisce con gli altri ed è responsivo agli altri, ma le interazioni tendono ad essere più brevi o meno frequenti
2 Compromissione moderata
Regolarmente partecipa alle interazioni sociali, ma è più solito ricambiarle piuttosto che iniziarle
3 Compromissione grave
Di solito evita i contatti sociali. Raramente inizia interazioni sociali, e quando gli altri le iniziano risponde in maniera limitata. La maggior parte delle interazioni sono piuttosto brevi
4 Compromissione estrema
Rifiuta attivamente di interagire con gli altri e può lasciare la stanza quando qualcuno entra. Può reagire con paura e se forzato ad interagire può aggredire

14. Amicizie

0 Nessuna compromissione
Ha relazioni amichevoli con altri all’interno e all’esterno della struttura. Almeno una di queste amicizie va al di là della “conoscenza” e la natura dell’amicizia è intima, stabile, di lunga durata e reciprocamente arricchente
1 Compromissione lieve
Ha diverse conoscenze ma ha difficoltà nell’iniziare e mantenere amicizie intime e stabili. Interagisce preferenzialmente con i membri dello staff piuttosto che con gli altri pazienti. Oppure, può avere amicizie basate su contenuti o motivazioni anomali, per es, sfrutta o è sfruttato sessualmente, finanziariamente, o la relazione è basata su inappropriate o insolite attrazioni
2 Compromissione moderata
Ricerca e trascorre del tempo con un altro paziente, ma senza interazione significativa (es. seduto in silenzio). Cerca di essere amichevole con qualche membro dello staff
3 Compromissione grave
Ha 1 o 2 conoscenti con i quali mantiene qualche contatto, ma queste relazioni sono mantenute solo su iniziativa dell’altra persona
4 Compromissione estrema
Non ha contatti nè con pazienti nè con membri dello staff

15. Tempo libero

0 Nessuna compromissione
Partecipa attivamente alle attività ricreative offerte dalla struttura (giochi, incontri di gruppo, corsi artigianali professionali). Il rimanente tempo libero include diverse occupazioni “produttive” (es. maglieria, lettura, ascolto di musica)
1 Compromissione lieve
Partecipa attivamente alle attività ricreative offerte dalla struttura (giochi, incontri di gruppo, laboratori artigianali) ma non riesce a sviluppare le proprie attività ricreative. Nel suo tempo libero preferisce attività ricreative più passive (es. guardare la TV)
2 Compromissione moderata
Si diverte con semplici attività (es. guardare TV) ma non con attività più complicate. Può avere preferenze per alcuni programmi televisivi che ama guardare. Sebbene partecipa alla maggior parte delle attività ricreative non sembra trarne particolare piacere
3 Compromissione grave
Assiste ad alcune attività ricreative in modo passivo e con riluttanza. Può guardare programmi televisivi con indifferenza o senza volume o sfogliare riviste o libri senza apparente comprensione
4 Compromissione estrema
Non ha interessi ricreativi e rifiuta di partecipare alle attività fornite dalla struttura

16. Partecipazione ai programmi della struttura

0 Nessuna compromissione
Partecipa in maniera costruttiva alle attività ricreative offerte dalla struttura (es. laboratori) e sembra trarne gratificazione
1 Compromissione lieve
Spesso partecipa ai programmi organizzati dalla struttura, ma occasionalmente è necessaria stimolazione
2 Compromissione moderata
Partecipa ad alcuni programmi ma necessita spesso di essere stimolato e occasionalmente lascia l’attività prima che sia terminata
3 Compromissione grave
Partecipa passivamente e in modo riluttante ai programmi occasionali, ma raramente o mai in accordo
4 Compromissione estrema
Rifiuta di partecipare ai programmi organizzati dalla struttura

17. Adesione al trattamento

0 Nessuna compromissione
Partecipa attivamente ai piani di trattamento e alla loro realizzazione. Comprende i benefici e i rischi del trattamento, richiede uno specifico farmaco. E’ in grado di riportare accuratamente effetti collaterali dei farmaci o di malattie mediche intercorrenti.
1 Compromissione lieve
Aderisce completamente al trattamento e ad altri suggerimenti o ragionevoli richieste, ma non partecipa attivamente nel piano di trattamento; occasionalmente enfatizza o minimizza effetti collaterali dei farmaci o di malattie mediche intercorrenti.
2 Compromissione moderata
Aderente alla maggior parte dei suggerimenti ma occasionalmente rifiuta il trattamento o altre ragionevoli richieste. Spesso si lamenta di problemi medici che non hanno una spiegazione fisiologica.
3 Compromissione grave
Solo in parte aderisce ai suggerimenti terapeutici. Malattie mediche o sintomi psicotici si possono riacutizzare a causa della non adesione al trattamento farmacologico o ad altri suggerimenti terapeutici.
4 Compromissione estrema
Rifiuta di aderire al trattamento fino al punto che ne derivano gravi problemi di salute. Può esserci la necessitaà di contenzione o di somministrare terapie con forza o intervento legale.

Tab I. Caratteristiche demografiche del campione studiato. Demographic characteristics of the studied sample.

Residenza protetta
Residenza semi-protetta
N.
65
41
Media±ds
Media±ds
t
g.l.
p
Età
64,86±2,60
52,24±4,05
19.55
104
0.000
Età d’esordio
24,25±3,64
24,76±2,87
-0,76
104
ns

Tab II. Analisi fattoriale. Fattori ruotati con metodo Varimax nella versione italiana della SAFE (n. 106). Factor analysis. Varimax rotation in the italian version of ht SAFE (n. 106).

Item Cura di sé e strumentale Funzioni sociali Controllo dell’impulsività
1. Igiene personale, cura di sé .46287 .49221
2. Abbigliamento .67459
3. Alimentazione, dieta .59260
4. Gestione denaro .84032
5. Pulizia e gestione spazio vita .58731
6. Orientamento/mobilità .79647
7. Controllo dell’impulsività .79826
8. Rispetto della proprietà .77156
9. Abilità comunicazione .71320
10. Abilità conversazione .66156
11. Abilità sociali strumentali .66927
12. Appropriatezza sociale .74389
13. Interazioni sociali .89892
14. Amicizie .78072
15. Tempo libero .72037
16. Partecipazione programmi .78699
17. Adesione al trattamento .73146
Eigenvalue 9,4 1,7 1,2
Varianza spiegata (%) 55,4 10,2 7,4

Tab III. Confronto di analisi fattoriali tra la versione italiana e la versione originale. Comparison of the factor analyses between the italian and the original SAFE version.

Nostro lavoro
Harvey et al. 1997
item
Cura di sé e strumentale
Funzioni sociali
Controllo dell’impulsività
Cura di sé e strumentale
Funzioni sociali
Controllo dell’impulsività
1. Igiene personale, cura di sé
*
*
*
2.Abbigliamento
*
*
3.Alimentazione, dieta
*
*
4.Gestione denaro
*
*
5.Pulizia e gestione spazio vita
*
*
6.Orientamento/mobilità
*
*
7.Controllo dell’impulsività
*
*
8.Rispetto della proprietà
*
*
9.Abilità comunicazione
*
*
*
10.Abilità conversazione
*
*
11.Abilità sociali strumentali
*
*
12.Appropriatezza sociale
*
*
13.Interazioni sociali
*
*
14.Amicizie
*
*
15.Tempo libero
*
*
16.Partecipazione programmi
*
*
17.Adesione al trattamento
*
*

Tab IV. Caratteristiche della SAFE nei due campioni clinici. SAFE scores per item in the two studied groups.

Residenza protetta
(n = 65)
Residenza
semi-protetta
(n = 41)
Media
DS
Media
DS
t
g.l.
P
Igiene personale, cura di sé
2,9 0,7 1.1 0,9 11.527 104 .000
Abbigliamento
2,5 0,9 0,9 0,6 10,052 104 .000
Alimentazione, dieta
1,7 1,1 0,7 0,7 5.191 104 .000
Gestione denaro
3,4 1,0 1,0 0,9 12.499 104 .000
Pulizia e gestione spazio vita
3,5 0,8 1,2 1,1 12.441 104 .000
Orientamento/mobilità
3,0 1,0 1,0 0,7 11.185 104 .000
Controllo dell’impulsività
1,6 1,2 0,8 0,8 3.770 104 .004
Rispetto della proprietà
2,4 1,3 0,3 0,6 9.700 104 .000
Abilità comunicazione
3,5 0,8 1,3 0,9 13.134 104 .000
Abilità conversazione
3,5 0,8 1,4 0,9 11.343 104 .000
Abilità sociali strumentali
2,8 1,2 0,3 0,5 12.648 104 .000
Appropriatezza sociale
2,6 1,0 0,8 0,6 10,395 104 .000
Interazioni sociali
3,0 0,8 1,6 1,0 7.956 104 .000
Amicizie
3,0 0,9 1,4 0,8 9.297 104 .000
Tempo libero
2,7 1,2 1,5 0,6 5.944 104 .000
Partecipazione programmi
2,5 1,0 1,5 0,8 5.402 104 .000
Adesione al trattamento
1,9 0,9 0,5 0,7 8.470 104 .000
Totale
44,3
9,8
17,4
6,2
15.692
104 .000
Cura di sè e strumentale
18,6
4,2
7,2
3,0
15.107
104 .000
Controllo impulsività
5,8
2,3
1,6
1,5
10.374
104 .000
Funzioni sociali
19,8
5,3
8,6
3,5
11.974
104
.000

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