NGF e schizofrenia: dai dati sull’uomo ai possibili “modelli” animali

A. Iannitelli, L. Aloe*, F. Angelucci*, M. Fiore*, G. Bersani

III Clinica Psichiatrica, Universit� di Roma "La Sapienza" *Istituto di Neurobiologia, CNR, Roma

L’NGF (Nerve Growth Factor) � il primo fattore neurotrofico ad essere stato scoperto ed � quello meglio conosciuto tra i fattori di crescita, famiglia di cui fanno parte anche il BDNF, l’NT-3, l’NT-4/5, l’NT-6 e il CTNF. Poich� l’NGF gioca un ruolo cruciale nella neuroembriogenesi ed una delle ipotesi prevalenti sulla eziopatogenesi della schizofrenia sia quella di un maldevelopment neuroembrionale, da qualche anno, abbiamo iniziato una collaborazione tra ricercatori di base dell’Istituto di Neurobiologia del CNR di Roma e ricercatori clinici della III Clinica Psichiatrica de “La Sapienza”, con l’obiettivo di studiare il possibile ruolo dell’NGF nella schizofrenia. Infatti, i processi cellulari chiamati in causa nello sviluppo di una vulnerabilit� del cervello allo sviluppo della schizofrenia comprendono una alterata proliferazione e/o migrazione neuronale, una alterazione nei processi di morte cellulare e/o di formazioni sinaptiche, probabilmente associate a fattori di rischio agenti in epoca prenatale, prevalentemente durante il II trimestre di gravidanza, e/o in epoca perinatale. � interessante notare che le alterazioni cellulari sono presenti nel cervello degli schizofrenici nelle stesse aree dove � maggiormente espresso l’NGF e/o il suo mRNA (corteccia, ippocampo, ipotalamo). �, dunque, possibile ipotizzare che nella schizofrenia una alterazione nella morfogenesi e nello sviluppo del SNC possa essere causata da anomalie nelle basi molecolari dello sviluppo del cervello. Bassi livelli di NGF potrebbero essere in relazione con queste anomalie e potrebbero anche essere presenti in soggetti schizofrenici in et� adulta. Da queste premesse abbiamo iniziato a studiare campioni di soggetti con schizofrenia dimostrando, inizialmente, come gli schizofrenici presentino livelli plasmatici di NGF pi� bassi rispetto ai controlli sani (media NGF negli schizofrenici = 21,45 � 18,48 pg/ml; media NGF nei controlli sani = 32,7 � 17,03, p = .023) e come l’aloperidolo somministrato per os alla dose di 2 mg determini una significativa riduzione dei livelli plasmatici di NGF due ore dopo la somministrazione (p = .002). L’ipotesi di una alterazione del neurosviluppo nell’eziopatogenesi della schizofrenia e l’eventuale ruolo ricoperto dall’NGF nel controllo della migrazione neuronale nelle prime fasi dello sviluppo ontogenetico ci hanno spinto da qualche anno a sviluppare e identificare un modello che ci permettesse di studiare alcuni aspetti associati alla alterazione neuronale in alcune aree del SNC, utilizzando la somministrazione di alcune sostanze in diversi periodi della vita fetale. Abbiamo cos� dimostrato che il MAM (metilazoximetanolacetato), un antimitotico, somministrato durante lo sviluppo prenatale, induce dei cambiamenti nei livelli cerebrali di NGF, nel comportamento di giovani ratti e nello sviluppo della corteccia entorinale. Anche la somministrazione prenatale di etanolo ha indotto una alterazione nella crescita e nella differenziazione dei neuroni della corteccia entorinale accompagnata da alterati livelli di NGF nella stessa area cerebrale. Questi studi suggeriscono che l’NGF ematico e quello cerebrale potrebbero essere coinvolti nella patogenesi della schizofrenia.